CENNI STORICI SUL CORPO BANDISTICO SOCIALE DI VOBARNO
Le origini di un primo corpo bandistico a Vobarno risalgono al 1878 quando il Comune con propria
deliberazione eroga un contributo di £ 200 per le spese di primo impianto della Giovane Società Filarmonica.
Questo sodalizio, senza alcuna specifica ispirazione ideologica opererà fino alla sua ricostituzione
nel Nuovo Corpo Musicale avvenuta nel 1896 ad opera della Società Liberale di Mutuo Soccorso.
Forse sulla spinta di alcune personalità locali nasce nel 1903 la Società Filarmonica Vobarnese sempre
di ispirazione liberale della quale si perdono poi le tracce.
Anche il mondo cattolico che non si sente rappresentato da queste formazioni musicali scende in campo
fondando nel 1911 il Corpo Musicale S. Cecilia. Le rivalità politico ideologiche di quegli anni si
rispecchiano anche nella rivalità tra i due corpi musicali, ma le vicende belliche della prima guerra
mondiale, decimando gli organici dei due complessi fiaccandone l’autonomia operativa, costringe nel 1922
la S. Cecilia a cessare l’attività confluendo nella banda liberale con l’assicurazione di quest’ultima
che sarebbero state onorate sia le ricorrenze civili che quelle religiose. Nello stesso anno, a
riconoscimento del servizio svolto per l’intera comunità arriva il primo contributo comunale.
Con l’avvento del fascismo intorno agli anni 1923-24 la banda riceve i primi sussidi dal Partito
Nazionale Fascista pur mantenendosi sufficientemente autonoma dal regime. Dal 1937 il Fascio locale
decide di inquadrare definitivamente la banda nelle strutture del regime imponendole la denominazione di
Corpo Musicale Fascista. Si introducono nuovi strumenti, i saxofoni, si cambiano, maestro, divisa e sede.
Ma le resistenze dei musicanti ai cambiamenti dettati dal regime portano dapprima alla riduzione del
funzionamento al solo periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 ottobre e poi, dal gennaio del 1939
all’intervento della ferriera Falck che si accolla probabilmente le spese di mantenimento.
Interrotta probabilmente dopo l’8/9/1943, l’attività della banda riprende nel settembre del 1945
per l’inaugurazione del Santuario della Madonna della Rocca in Vobarno.Nel 1946 si stende un primo statuto,
mai registrato, ma che è alla base della vita del così denominato Corpo Bandistico Sociale fino ai giorni
nostri.Vi si legge che la banda è una associazione apolitica , si stabiliscono i servizi religiosi e civili
ai quali la banda deve obbligatoriamente prendere parte. Si istituiscono figure di socio, ma questa
novità non sembra avere negli anni successivi le sperate adesioni, tanto che il finanziamento della banda
continua ad essere del tutto autonomo.
Negli anni settanta entrano a far parte della banda le prime donne, di cui una, Flavia Zabbeni è tuttora
in organico, come il padre Lino musicante dal 1946. Il 1° febbraio 1999 il C.B.S. ha approvato il nuovo
statuto e dal 2/11/99 l’associazione è iscritta nel registro provinciale delle associazioni culturali
senza scopo di lucro.
Il nuovo statuto istituendo varie figure di socio ha permesso di aprire la banda all’esterno tanto che
attualmente il sodalizio conta circa duecento soci. L’organico è di venticinque musicanti tra i quali
spicca il decano Lino Zabbeni in servizio dal 1951. La direzione è affidata al M° Franco Bertelli diplomato
in flauto e già musicante della banda stessa.Presidente in carica è il Signor Ariel Giovanelli coadiuvato
da sei consiglieri scelti tra i soci.
Oltre all’attività bandistica l’Associazione ha una propria scuola di musica
diretta da alcuni musicanti.
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